E' polemica nel Regno Unito sulla decisione della polizia antiterrorismo d'inserire nella lista delle sigle "ideologicamente estremiste" gli ambientalisti radicali di Extinction Rebellion, protagonisti di insistite azioni di protesta e di blocco dei trasporti pubblici nei mesi scorsi in giro per globo per denunciare i cambiamenti climatici. Mentre il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale americano bolla come "estremisti" un gruppo di ambientalisti statunitensi, mettendoli sullo stesso piano dei nazionalisti bianchi e dei responsabili di omicidi di massa, riporta il Guardian.
In Gran Bretagna militanti e diversi esponenti politici di opposizione hanno evocato azioni legali in tribunale contro il provvedimento, dopo aver già aver avuto partita vita nei confronti di un divieto di manifestazione imposto l'anno scorso da Scotland Yard, protagonista in occasione dell'ultima ondata di proteste dell'arresto di oltre mille dimostranti. Oggi la ministra Tory dell'Interno, Priti Patel, ha difeso l'intervento dell'antiterrorismo, sostenendo che pone "una serie di rischi per la sicurezza". La ministra ombra laburista Diane Abbott ha al contrario definito "indifendibile" ogni tentativo di equiparare l'organizzazione ecologista ai fenomeni di estremismo che producono violenza o addirittura terrorismo.
Negli Usa, scrive il Guardian citando alcuni documenti, si tratta di alcuni membri del Climate Direction Action, che nel 2016 sono riusciti a chiudere le valvole di alcuni oleodotti in quattro stati. Una mossa che le è valsa il nome di 'Valve Turners', descritti dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale come un gruppo di "sospettati estremisti di destra per l'ambiente".