Il mondo "è in mezzo a una crisi che tutti spero comprendiamo" e rischia "una catastrofe di cui siamo noi stessi gli artefici". Così il principe Carlo nel lanciare il suo allarme di fronte alla platea del Forum di Davos sull'emergenza "del surriscaldamento globale, del cambiamento climatico, di una devastante perdita di biodiversità che sono le più grandi minacce mai affrontate dall'umanità". Grido d'allarme cui s'affiancano le foto diffuse da Clarence House dell'incontro avuto oggi dall'erede al trono britannico con Greta Thunberg.
In un discorso accorato, lontano dall'attacco contro "i perenni profeti di sventura" del presidente americano Donald Trump, il principe di Galles ha invocato un nuovo modello di sviluppo per il pianeta e l'aiuto del business privato per il sostegno a iniziative urgenti. Ambientalista storico, Carlo ha ricordato i suoi sforzi e quelli di tanti attivisti - inclusa la giovane Greta - per spingere il mondo degli affari e quello della politica verso una maggiore responsabilità ecologica come "una battaglia condotta a lungo in salita". "Ora però - ha proseguito - è tempo di passare a un livello successivo: per garantire il nostro futuro e poter prosperare dobbiamo indicare la necessità di evolvere verso un nuovo modello economico". "Dobbiamo rimetterci sulla strada giusta", ha ammonito il futuro re d'Inghilterra, rivolgendo un appello ai vip del Forum di Davos: "C'è bisogno del vostro aiuto, del vostro ingegno, della vostre capacità pratiche per assicurare che il settore privato guidi il mondo fuori da una catastrofe che noi stessi stiamo architettando".
Da parte sua, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto a Davos che "gli avrebbe fatto piacere" incontrare l'attivista per il clima Greta Thunberg. Entrambi presenti all'apertura del World economic forum hanno parlato in momenti distinti. Trump, parlando con i giornalisti, ha sottolineato che Greta non dovrebbe concentrare la sua rabbia sulla mancanza di azione sui cambiamenti climatici negli Stati Uniti. "Mi sarebbe piaciuto vederla", ha detto Trump sostenendo che altri Paesi, non gli Usa, sono i peggiori inquinatori e "Greta dovrebbe concentrarsi su quei posti".