E'
la campagna ideata insieme alla Rete per l'emergenza climatica e
ambientale Emilia Romagna per il Fridays For Future di oggi.
Gli attivisti manifestano in tutta Italia per dichiararsi
fortemente contrari alla richiesta Eni di utilizzare 12 miliardi
dal Next Generation EU per finanziare a Ravenna il progetto
annunciato dal Premier Conte come "il più grande centro per la
cattura e stoccaggio di anidride carbonica al mondo".
L'invito è
di seguire i social della campagna e firmare l'appello pubblico
al link: https://s.devol.it/yfBh8E53
La sigla CCS sta per "carbon capture and storage" ed indica
quei processi in grado di assorbire l'anidride carbonica. Ma per
gli attivisti, sotto al greenwashing di Eni si nasconde la
volontà di tenere in vita le proprie attività estrattive basate
sui combustibili fossili, sottraendo fondi che potrebbero essere
investiti in una reale transizione ecologica.
"La CO2 - affermano in una nota - non verrebbe catturata
dall'atmosfera, ma da nuovi processi di estrazione del metano
poi convertito in idrogeno. Si tratta dunque dell'ennesimo e
inutile meccanismo di compensazione". Secondo il movimento
ambientalista "il CCS è una tecnologia ancora sperimentale e
altamente costosa e non esistono al mondo impianti che siano in
grado di catturare una quantità sufficiente di anidride
carbonica". E concludono: "non possiamo permettere che l'ultima
occasione che abbiamo per finanziare la transizione e combattere
la crisi climatica venga sprecata per riempire le tasche delle
solite grandi multinazionali del fossile!". (ANSA).