Il comandante dei carabinieri, Teo Luzi, in un'intervista a 'La Repubblica' parla dell'importanza dell'ambiente: "Guardo ai ragazzi come Greta perché dobbiamo imparare da loro: testimoniano l'importanza di contrastare il cambiamento climatico e di riscattare la Terra dall'inquinamento".
"A me piace definirli 'i nuovi ecologisti' - aggiunge - hanno una sensibilità per il destino del Pianeta da cui possiamo solo imparare. Sono in grado di comprendere la fragilità del nostro ecosistema e trasformarla in buone pratiche. Il punto chiave è proprio quello della consapevolezza: abbiamo smesso di tener conto dell'armonia del pianeta, considerandoci i padroni della Terra".
Tra i compiti dell'Arma, ricorda: "Oltre all'incessante attività di vigilanza contro chi deturpa, c'è la cura del territorio con un impegno di prevenzione altrettanto significativo. Quanto alle verifiche, ne abbiamo già realizzate oltre 120 mila accertando 14 mila violazioni. La cura è una missione che va oltre la repressione ed è centrale. Posso individuare il colpevole di un reato ambientale, ma il danno prodotto devasta quel patrimonio per generazioni". Ma in campo c'è anche un considerevole sforzo per l'educazione e la comunicazione ambientale: "Abbiamo lanciato, con il ministero dell'Ambiente, il progetto 'Un albero per il futuro'. I carabinieri della biodiversità saranno nelle scuole, quando la ripresa delle attività lo consentirà, mettendo a dimora insieme ai ragazzi oltre 50.000 alberi".