Il riconoscimento nel diritto internazionale del "diritto umano al clima", una carbon tax globale, il passaggio dalla fonti fossili alle fonti rinnovabili, aiuti ai paesi poveri per la crisi climatica, una pianificazione industriale statale green. Sono le proposte principali della "Dichiarazione per il futuro" preparata nei giorni scorsi a Milano dalla Climate Open Platform, una rete che raccoglie oltre 130 ong. Alcuni dei punti chiave sono stati consegnati anche a Mario Draghi giovedì mattina da una delegazione di Fridays for Future, con la leader del movimento Greta Thunberg.
"Siamo la generazione senza futuro, che vive e vivrà sulla propria pelle gli effetti sempre più intensi della crisi climatica - dichiarano le attiviste e gli attivisti della Climate Open Platform -. In questi giorni Milano sta ospitando i summit di PreCop e Youth4Climate, in cui i governi decideranno sul nostro futuro senza che noi potremo partecipare a queste scelte. Dicono che la pensano come noi, ma continuano a credere nell'industria fossile e non prendere le scelte coraggiose che serve prendere. Non possiamo più aspettare discussioni vuote e inutili: è tempo di ascoltare la nostra voce, di chi lotta per il futuro contro chi cerca di togliercelo, per una transizione ecologica basata su giustizia climatica e giustizia sociale".