(ANSA) - GLASGOW, 02 NOV - Mario Draghi lo aveva detto ieri lasciando la Cop26 di Glasgow: "Se si riesce a portare i capitali privati dentro la lotta alla crisi climatica, non ci sono vincoli finanziari. C'è la disponibilità di decine di trilioni di dollari". E puntualmente, oggi la previsione di Draghi ha cominciato ad avverarsi.
L'uomo più ricco della Terra, il magnate di Amazon Jeff Bezos, alla Cop26 ha annunciato che il suo fondo filantropico Bezos Earth Fund impegnerà 2 miliardi di dollari per ridare vita a terreni "degradati" dal clima in Africa. Non solo: verserà un altro mezzo miliardo di dollari alla Global Energy Alliance, un fondo con Rockfeller Foundation, Ikea, istituzioni finanziarie internazionali e governi (fra i quali l'Italia) per dare fonti di energia rinnovabile ai paesi meno sviluppati.
Bezos non è l'unico "paperone" a impegnare soldi per il clima. Sempre alla Cop26 di Glasgow, Bill Gates ha annunciato la sua partecipazione a un programma da 1 miliardo di dollari con la Commissione europea e la Banca europea degli investimenti, per promuovere tecnologie per il clima.
"Un totale di due terzi delle terre di tutta l'Africa è degradato, ma questa tendenza può essere invertita", ha detto stamani Bezos. Accanto a lui c'era il principe Carlo, ambientalista storico. "Ripristinare le terre può migliorare la fertilità del suolo - ha detto ancora Bezos -, far aumentare i raccolti, incrementare la sicurezza alimentare, rendere l'acqua più disponibile, creare lavoro e dare spinta alla crescita economica".
Al figlio del principe Carlo, William, che di recente lo aveva criticato per puntare ai viaggi nello spazio invece di pensare al Pianeta, Bezos ha risposto che il suo volo spaziale gli ha permesso di comprendere meglio la fragilità della Terra e quanto l'atmosfera sia "sottile" e vulnerabile.
E poi c'è la Global Energy Alliance. Un fondo da 10 miliardi di dollari promosso dalla Rockfeller Foundation per portare le fonti rinnovabili nei paesi poveri. L'obiettivo è arrivare a 100 miliardi di dollari, per rifornire 1 miliardo di persone con energia da fonti rinnovabili, ridurre di 4 miliardi di tonnellate le emissioni di CO2 e creare 150 milioni di posti di lavoro verdi.
Bezos ci mette mezzo miliardo di dollari, Rockfeller e Ikea Foundation un altro mezzo miliardo a testa. Nel fondo entra anche la Banca Mondiale, che ieri Draghi aveva bacchettato perché fa poco per il clima. Nell'Alleanza stanno dentro Cdc, Ifc, Idb Invest, Power Africa, Rmi, Sustainable Energy for All, Usaid, International Solar Alliance, Cop26, Adb, European Investment Bank, African Development Bank Group, Dfc, Irena.
Al fondo partecipa anche il governo italiano, con una quota simbolica di 10 milioni di dollari. Un'altra decina di governi annunceranno a breve la loro partecipazione. La loro presenza, ha spiegato oggi a Glasgow il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, "serve a dare garanzia dello scopo filantropico e della trasparenza delle iniziative".
Quanto a Bill Gates, oggi a Glasgow ha annunciato la sua partecipazione al programma Ue da 1 miliardo per le tecnologie climatiche 'Eu Catalyst Partnership', insieme alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Fra i settori di sviluppo, anche i carburanti sostenibili per l'aviazione.
"Servono nuove tecnologie, nuove politiche, nuovi mercati - ha detto il magnate di Microsoft - e ciò richiede significativi investimenti in partnership tra il settore pubblico e quello privato". E la presidente ha spiegato il senso del fondo comune pubblico-privato: "La svolta è l'innovazione, ma forse ci sono degli alti rischi per le aziende all'inizio, perché la produzione sul mercato rischia di non essere competitiva".
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