Il governo britannico ignora il parere degli ambientalisti e delle comunità locali e dà il via libera a un contestato progetto per l'estrazione di shale gas - per la prima volta nel Paese con la tecnica del "fracking orizzontale" - nel Lancashire. L'annuncio e' stato dato oggi dal ministro per gli Enti Locali, Sajid Javid, che ha accolto il ricorso presentato dalle aziende coinvolte conto il veto posto in precedenza dalle autorita' della contea interessata. I lavori potranno cosi' riprendere fra la zona di Cuadrilla's Preston New Road e quella di Little Plumpton, riporta la Bbc, mentre e' ancora attesa la luce verde per un ulteriore sito, quello di Roseacre Wood.
Oppositori temono l'impatto ambientale
La decisione governativa e' gia' stata accolta negativamente dagli oppositori, che protestano per il temuto impatto ambientale del fracking (una tecnica di 'fratturazione' del sottosuolo) e per l'uso di sostanze chimiche negli scavi. Javid, da parte sua, si fa scudo dietro i test condotti e il parere favorevole della Environment Agency governativa. Secondo vari osservatori, la scelta del fracking, promossa anche negli Usa, riflette peraltro colossali interessi economici e geopolitici sulla riduzione della dipendenza occidentale dai Paesi esportatori tradizionali di gas e petrolio.