ROMA - Il volo silenzioso dei gufi, che consente a questi rapaci di avvicinarsi alle prede senza farsi udire, è alla base di un sistema che può permettere alle turbine eoliche di abbassare notevolmente il volume, riducendo il rumore di 10 decibel. La scoperta è stata messa a punto da un team di ricercatori universitari britannici e statunitensi attraverso modelli teorici ed esperimenti fisici.
Gli esperti hanno preso spunto dalle piume vellutate che costituiscono la superficie superiore delle ali di molti gufi, un attributo unico tra gli uccelli che contribuisce al volo silenzioso. Vista al microscopio, la piuma appare fatta di peli la cui struttura ricorda una foresta: prima salgono perpendicolari come i tronchi, poi si piegano nella direzione del vento a formare una copertura che ricorda le cime degli alberi.
Questa sorta di tettoia è stata riprodotta dai ricercatori, che con una stampante 3D hanno creato elementi in plastica da attaccare alle turbine eoliche. Si tratta, spiegano, di piccole 'pinnule' che possono essere adattate alle turbine esistenti, e usate in abbinamento ad altri sistemi anti-rumore per ridurre ulteriormente il disturbo generato dagli impianti eolici.