Oltre una famiglia su dieci che si rivolge alle associazioni dei consumatori è in arretrato nel pagamento delle bollette, ma la maggioranza degli aventi diritto al bonus elettrico, al bonus gas o a entrambi non ne usufruisce. Sono due milioni le famiglie che potrebbero beneficiare degli sconti e non li richiedono, secondo uno studio di 15 associazioni dei consumatori realizzato nell'ambito del progetto Bonus a sapersi (Cittadinanzattiva, Acu, Adiconsum, Adoc, Associazione Utenti Radiotelevisivi, Assoconsum, Assoutenti, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federazione Confconsumatori-Acp, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Nazionale Consumatori).
La ricerca stima che, su base annua, nel 2016 hanno ricevuto almeno una volta il bonus solo il 34% degli aventi diritto al bonus elettrico e il 27% degli aventi diritto al bonus gas. Inoltre un terzo di questi non ha rinnovato la domanda. I beneficiari lamentano un iter per la richiesta troppo complesso, un importo dei bonus inadeguato rispetto ai consumi e informazioni difficilmente disponibili.
"Il bonus energia è stato uno strumento importante che va incontro a una parte sempre più rilevante della popolazione che si trova in difficoltà con il pagamento delle bollette ma incontra vari problemi", afferma il segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, nella conferenza stampa di presentazione del progetto Bonus a sapersi sostenuto dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Nell'ambito del progetto sono stati realizzati incontri formativi in 73 città, un manuale operativo e un video di informazioni per i cittadini. Le associazioni dei consumatori, alla luce dei risultato dello studio, chiedono una maggiore diffusione di informazioni istituzionali sui bonus, l'ampliamento dei potenziali beneficiari e nuove misure contro la povertà energetica.
Nel giro di un anno, invece di chiedere al cittadino di presentare domanda, "lo Stato potrebbe erogare direttamente il bonus energetico agli aventi diritto in base a un redditometro" ha anticipato il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, Guido Bortoni rilevando che "lo abbiamo fatto con il Canone Rai, credo che si possa fare, e si debba fare, anche per le famiglie bisognose".