Le compagnie elettriche europee scendono in campo nella lotta al cambiamento climatico e, a differenza del nuovo orientamento statunitense, si impegnano a dire addio al carbone. L'Unione dell'industria elettrica (Eurelectric), associazione paneuropea di settore che rappresenta 3.500 utility e di cui fa parte, per l'Italia, Assoelettrica, ha annunciato lo stop agli investimenti in nuove centrali a carbone, a partire dal 2020. Ad aderire sono stati 26 Paesi Ue su 28, con l'eccezione di Grecia e Polonia.
"Il settore elettrico è determinato a guidare la transizione energetica e sostiene con azioni concrete l'impegno per un'economia a basse emissioni", ha dichiarato il presidente di Eurelectric, António Mexia, in una nota. "Con la fornitura elettrica che si fa sempre più pulita, le tecnologie elettroniche sono una scelta ovvia per sostituire i sistemi basati sui combustibili fossili, ad esempio nel settore dei trasporti, al fine di ridurre le emissioni di gas serra".