Diciassette stati Usa scendono in campo contro le politiche climatiche di Donald Trump. Gli Stati, capitanati da New York e tra i quali ci sono anche California, Washington, Massachusetts e Hawaii, hanno presentato opposizione alla richiesta dell'amministrazione Trump di ritardare i procedimenti giudiziari riguardo al Clean Power Plan, il piano voluto da Barack Obama per ridurre le emissioni delle centrali elettriche.
L'opposizione, presentata alla Corte d'appello del distretto di Columbia dal procuratore generale dello stato di New York, che ne ha dato notizia, ha origine da una decisione di Trump, che la settimana scorsa ha assegnato all'Agenzia di protezione ambientale (Epa) il compito di "sospendere, revocare o rivedere" il Clean Power Plan, finora mai entrato in vigore per via dell'opposizione di 26 Stati a guida repubblicana.
Scott Pruitt, a capo dell'Epa, ha quindi presentato una mozione chiedendo alla corte di tenere il contenzioso in sospeso mentre l'Agenzia riconsidera la norma, mozione contro cui la coalizione di Stati si schiera.
"La legge è chiara, l'Epa deve limitare l'inquinamento da carbonio delle centrali elettriche", ha detto il procuratore generale di New York, Eric T. Schneiderman, che ha guidato l'azione. "Il mio ufficio continuerà a difendere il Clean Power Plan e si opporrà in modo aggressivo a qualsiasi tentativo di fare marcia indietro dalla responsabilità di proteggere l'ambiente e il clima".