Il 2016 ha segnato il sorpasso dell'Asia sull'Occidente nel settore delle energie rinnovabili: la Cina ha sscavalcato gli Usa diventando il Paese con la maggiore produzione di elettricità da fonti verdi, mentre l'Asia Pacifica ha tolto a Europa ed Eurasia lo scettro di regione con la produzione 'green' più alta. I dati emergono dal 66/o rapporto annuale di BP sull'energia mondiale.
In base al report, anche nel 2016 le rinnovabili sono state la fonte energetica con la crescita maggiore, pari a un +12% escluso l'idroelettrico. Oltre la metà dell'incremento è arrivato dall'eolico, che ha messo a segno un +15,6% su base annua, mentre un terzo della crescita è stato apportato dal fotovoltaico, che ha registrato un +30%.
Sul fronte delle fonti fossili, il consumo mondiale di carbone è sceso per il secondo anno consecutivo, facendo segnare un -1,7%. A trainare gli Usa (-8,8%) e la Cina (-1,6%).
Flessione ancora più marcata per la produzione di carbone, con un calo record del 6,2%. Il traino è sempre di Usa (-19%) e Cina (-7,9%). Il consumo globale di petrolio è aumentato dell'1,6%; quello di gas naturale dell'1,5%.
Sempre stando al rapporto, lo spostamento del mix energetico verso le rinnovabili, unito a una debole crescita della domanda energica mondiale (+1%), ha fatto sì che nel 2016 le emissioni di CO2 siano aumentate di appena lo 0,1%, segnando il terzo anno consecutivo di sostanziale stabilità.(ANSA).