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Wwf, stop al carbone in Italia entro il 2025

Appello video sul web, fonte fossile causa 8 morti a settimana

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Stop al carbone in Italia entro il 2025, in modo da stare in linea con altri Paesi europei e dire addio ad una fonte fossile causa in Italia di circa 8 morti a settimana e di una spesa sanitaria annua calcolata di 1,4 miliardi di euro. E' quanto chiede il Wwf in un video per il web interpretato da Bebo Storti dal titolo "Se dobbiamo farci del male, perché continuare?".






Nel video, ironico e provocatorio, l'attore si rivolge alla telecamera parlando alla partner che ha deciso di lasciare, con un bilancio costi-benefici della relazione che non può che portare a una rottura. Un sofisticato e divertente gioco di doppi sensi dove solo alla fine si scopre l'identità del co-protagonista del video: un cumulo di carbone su una sedia.

Lo spot rientra tra le attività di comunicazione che il WWF Italia sta portando avanti in previsione della Strategia energetica nazionale che il Governo pubblicherà nelle prossime settimane e in cui si deciderà la traiettoria energetica dell'Italia per i prossimi 20 anni. Per la prima volta si sta prendendo in esame la possibilità di una chiusura delle centrali a carbone, ma nella proposta del Governo non c'è una data effettiva dello stop.

"L'accelerazione del cambiamento climatico e le sue preoccupanti conseguenze - dichiara Mariagrazia Midulla Responsabile Energia e Clima del WWF Italia - ci devono spingere a mettere in atto politiche energetiche ambiziose con obiettivi chiari e con l'individuazione puntuale degli strumenti necessari a conseguirli. Con questo intento, nei giorni scorsi, il WWF Italia ha elaborato e presentato ai ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente le proprie osservazioni alla Strategia Energetica Nazionale 2017". E conclude: "Il primo passo concreto è fare a meno del carbone, il combustibile che emette il più alto tasso di CO2 e di cui possiamo fare a meno da subito".

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