ROMA - Nel 2050 la domanda di gas in Europa dovrebbe rimanere al livello attuale, ma il 76% potrebbe essere soddisfatta con gas rinnovabile. A dirlo è Beate Raabe, segretario generale di Eurogas, l'associazione che rappresenta l'industria europea del gas.
Al momento ci sono 18 miliardi di metri cubici di gas rinnovabili, la maggior parte dei quali è biogas, a fronte di un consumo europeo annuale di 450 miliardi di metri cubici, spiega Raabe in un'intervista al sito Euractiv. Il rinnovabile copre quindi solo il 4% del fabbisogno, una cifra "molto piccola, data dal fatto che la tecnologia è ancora in fase di sviluppo, ma il potenziale è enorme sia per il biogas, sia per il gas sintetico e l'idrogeno".
Tra le strade percorribili, c'è quella di "usare l'elettricità in eccesso prodotta da impianti fotovoltaici ed eolici, che altrimenti verrebbe sprecata, per dividere le molecole d'acqua in idrogeno e ossigeno, così da ottenere idrogeno che in una certa quantità può essere immesso nella rete", evidenzia Raabe. Sul fronte del gas sintetico, invece, "si può prendere l'idrogeno e farlo reagire con la CO2 immessa nell'aria dai processi industriali per ottenere metano sintetico".