"Riguardo la transizione verso le rinnovabili posso dire che porta con sé anche un numero significativo di posti di lavoro". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo martedì al convegno di Enel "L'Italia e le energie rinnovabili". "I posti di lavoro - ha aggiunto - potrebbero passare dai 10 mln del 2016 ai 30 mln del 2030. Comunque non ci troviamo a una transizione senza lavoro, una semplice sostituzione di nuove tecnologie che eliminano lavoro".
"La capacità istallata del rinnovabile è aumentata dell'8% in un anno, cifre impressionanti, con investimenti doppi rispetto al carbonfossile", ha detto Gentiloni. "E' uno scenario che smonta molti pregiudizi con cui abbiamo convissuto negli ultimi anni, e cioè che fosse un settore non 'market driven', ma basata sulla buona volontà. Ora - ha aggiunto - stiamo parlando di un settore assolutamente competitivo".
"Gli accordi di Parigi non sono solo da difendere ma da attuare - ha detto il premier -. La consapevolezza sul cambio climatico deve crescere: non sono scenari futuribili, ma realtà con conseguenze che hanno già effetti concreti".