Lo sviluppo della coltivazione delle microalghe in termini di business e di sostenibilità, come agroenergia biocombustibile e per la depurazione delle acque, è il tema scelto dall'Istituto Spallanzani di Rivolta d'Adda (Cremona) alla Fiera Regionale di Sant'Apollonia che si terrà dal 10 al 12 febbraio. "Spallanzani sarà presente sia con un importante momento formativo il 5 febbraio - annuncia il presidente dell'Istituto Ettore Prandini - su una tematica di grande interesse per l'agricoltura, lo sviluppo della coltivazione delle microalghe. Il nostro obiettivo è far conoscere la tecnologia microalgale su cui stiamo lavorando da alcuni anni e in cui riponiamo grande fiducia, e far sapere al grande pubblico ciò che facciamo quotidianamente per il territorio".
La coltivazione di microalghe ''rappresenta un'opportunità per il settore agricolo in termini soprattutto di bioeconomia, sostenibilità e differenziazione dei mercati di sbocco per le aziende agricole - spiega Marina Montedoro, direttore dello Spallanzani. In Europa e, soprattutto in Italia, queste produzioni sono ancora molto limitate a fronte di una richiesta di mercato in crescita. Ci troviamo, quindi, a importare il prodotto finito dal resto del mondo. La sfida che il nostro Istituto vuole lanciare, è quella di arrivare alla produzione di microalghe 100% italiane, certificandone la qualità oltre che la provenienza, per competere sul mercato mondiale". Un mercato, quello delle microalghe, che vale a livello mondiale circa 608 milioni di dollari (dati 2015) e che è destinato a crescere, secondo l'ultimo rapporto Algae Market, fino a 1.143 milioni entro il 2024.