CATANIA - Un investimento da 100 milioni di euro per riconvertire la fabbrica 3Sun di Enel Green Power e che consentirà al sito di Catania di diventare il primo impianto a livello mondiale a produrre in esclusiva il pannello fotovoltaico bifacciale di tipo HJT, basato sulla tecnologia ad eterogiunzione (la giunzione di due tipi diversi di silicio, l'amorfo e il cristallino) dalle performance particolarmente elevate. Il piano di sviluppo della fabbrica, denominato '3Sun 2.0', è stata presentato dal responsabile di Enel Green Power, Antonio Cammisecra, alla presenza della presidente di Enel, Patrizia Grieco, del responsabile di 3Sun, Antonello Irace.
Il programma di riconversione tecnologica della fabbrica 3Sun, il più grande impianto di produzione di pannelli fotovoltaici d'Europa, prevede un investimento da oltre 80 milioni di euro, finanziato, in parte, anche dal programma europeo di ricerca e innovazione Horizon 2020 European Call Lce-09-2016-2017, attraverso il progetto "Ampere", dal ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Siciliana. L'impegno economico sulla fabbrica si lega sinergicamente a quello, da 20 milioni di euro, destinato all'Enel Innovation Lab dove sono presenti laboratori specialistici dell'azienda per sperimentare tecnologie innovative nelle fonti rinnovabili. L'apporto del sito industriale di Catania costituisce un vantaggio competitivo decisivo per Enel Green Power, la sola power utility integrata a poter contare su un impianto interno che produce pannelli destinati a soddisfare parte del proprio fabbisogno per i suoi progetti in tutto il mondo. Significativo, poi, il balzo tecnologico rappresentato dal nuovo modello di pannello fotovoltaico: l'efficienza, passerà dal 10% al 18% con il pannello bifacciale del 2018 e a circa il 20% con il pannello bifacciale HJT dal 2019 in poi. La potenza massima toccherà i 360W per pannello nel 2018 e i 395W per pannello dal 2019 in poi, rispetto ai 140W precedenti. La "bifaccialità" permetterà di catturare la radiazione solare anche dalla superficie posteriore ed ottenere una produzione di energia maggiore di circa il 10-15%, con conseguente possibilità di installare un numero minore di pannelli e ridurre la superficie impegnata.
Inoltre, mentre i precedenti moduli garantivano un ciclo di vita fino a 25 anni, i nuovi pannelli possiedono una robustezza tale da consentire una durata superiore a 30 anni, con alte prestazioni anche in situazioni climatiche estreme.