Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin hanno partecipato in videoconferenza da Ankara alla cerimonia di posa della prima pietra della prima centrale nucleare turca ad Akkuyu, nella provincia meridionale di Mersin, che sarà realizzata da un consorzio guidato dalla compagnia russa Rosatom per un costo stimato in 20 miliardi di dollari. Si tratta della singola opera più costosa mai realizzata in Turchia. Entrambi i leader hanno tenuto un breve discorso inaugurale.
"In questo modo renderemo più robusto il nostro paniere energetico, che ora dipende in gran parte da petrolio, gas e carbone", ha sostenuto Erdogan, secondo cui il primo reattore entrerà in funzione entro il 2023 - centenario della Repubblica turca - e, una volta a regime, la centrale sarà in grado di garantire il 10% del fabbisogno energetico di Ankara, in continua crescita. Nel 2017, le sue importazioni energetiche sono aumentate del 37%, per un valore totale di oltre 37 miliardi di dollari.
La centrale nucleare di Akkuyu in Turchia sarà costruita con l'uso delle "migliori tecnologie moderne", "le soluzioni ingegneristiche più avanzate, come quelle utilizzate per la costruzione d'impianti simili in Russia" ha detto il presidente russo Vladimir Putin, che ha preso parte insieme a Recep Tayyip alla cerimonia di avvio dei lavori. Il leader russo ha promesso che durante la costruzione della centrale nucleare saranno osservati i più alti standard di sicurezza e i più severi requisiti ambientali. La prima unità della centrale, ha aggiunto, inizierà a produrre energia "nel 2023" e verranno coinvolti i "fornitori locali" nel processo di approvvigionamento, riportano le agenzie russe.