BARI - Un flash mob per "simulare i danni che subiscono i pesci e tutto l'ecosistema marino" dopo le ricerche di idrocarburi con la tecnica invasiva dell'air-gun, è quanto hanno inscenato diverse associazioni ambientaliste, stasera a Bari, urlando insieme 10 volte "boom", per poi accasciarsi tutti a terra.Il flash-mob rientra nell'ambito delle manifestazioni che oggi si sono svolte anche in Emilia Romagna,Marche, Abruzzo e Molise dopo l'esito sfavorevole dei ricorsi contro le trivelle di alcune Regioni,tra cui la Puglia,al Consiglio di Stato.
Obiettivo è "dire no ai progetti di prospezione petrolifera con l'air gun approvati dal ministero dell'Ambiente e in via di autorizzazione definitiva da parte del ministero dello Sviluppo economico".A Bari hanno partecipato anche il movimento 'No triv' e Greenpeace. Complessivamente,spiegano gli ambientalisti,"in questi anni il ministero dell'Ambiente ha emanato 9 provvedimenti di Via (Valutazione di impatto ambientale) favorevoli all'uso dell'air gun in Adriatico su ben 11 zone". E su alcune aree, "come la Puglia, si potrà passare con l'air gun addirittura tre volte". In "questi giorni - proseguono - si è aggiunta l'ennesima richiesta di Valutazione di impatto ambientale da parte dei petrolieri per svolgere prospezioni con air gun nel Canale d'Otranto". E questa volta, concludono, "il ministero ha attivato una procedura di Via transfrontaliera con la Grecia".