ROMA - "Lo sviluppo dell'eolico - se accompagnato da una velocizzazione delle procedure di autorizzazione degli interventi - potrà generare fino a 2 miliardi di investimenti aggiuntivi già nel breve periodo, a fronte di un costo per il sistema del tutto marginale".
Lo ha detto venerdì l'esperto di energie rinnovabili Andrea Marchisio a un convegno a Roma sull'energia eolica, organizzato dall'Anev (l'associazione delle imprese dell'eolico), in occasione della Giornata Mondiale del Vento.
"Le procedure per gli ammodernamenti sulle rinnovabili pubblicate lo scorso dicembre dal GSE (Gestore servizi energetici) vanno ad aprire un nuovo mercato, finora bloccato da un quadro regolamentare incerto - ha aggiunto Marchisio -.
L'eolico è la fonte che più di ogni altra potrà giovare dell'introduzione delle nuove regole (in potenza, fino a quasi 2 GW di iniziative per una produzione incrementale che - sul lungo periodo - potrebbe arrivare fino a quasi 7 TWh)".
"Il settore - ha commentato Simone Togni, Presidente dell'ANEV - si aspetta oggi quello che nei dieci anni scorsi non si è avuto, a partire dalla stabilità regolatoria, da una visione di medio e lungo termine per gli investimenti, a una semplificazione reale per le tecnologie rinnovabili, il tutto seguendo il principio di sostenere le FER (Fonti di energia rinnovabili). È una presa di posizione seria e fattiva nei confronti del settore eolico quella che ci aspettiamo dal neoeletto Governo, che dice di voler mutare i paradigmi del passato e di dare all'Italia un futuro a emissioni ridotte".