La sfida del cambiamento climatico sarà molto difficile e costosa da risolvere per l'umanità se non si considererà in maniera significativa l'energia nucleare all'interno delle tecnologie energetiche a basse emissioni di carbonio. Lo rileva il rapporto del Massachusetts Institute of Technology (Mit) che punta l'indice sullo stallo attuale nello sviluppo dell'energia nucleare, pari al 5% della produzione di energia complessiva nel mondo, e discute le possibili misure per fermare o invertire questa tendenza.
Il rapporto è l'ottavo della serie pubblicata dal Dipartimento Energia del Mit a partire dal 2003 con l'obiettivo di fornire un aiuto a ricercatori, politici e mondo industriale in un'epoca caratterizzata dalla crescente domanda di energia.
Nel documento si rileva che il settore dell'elettricità, in particolare, è il primo candidato a una profonda trasformazione del settore energetico. Secondo le stime più recenti il consumo totale di elettricità è destinato a crescere del 45% entro il 2040 e il rapporto dimostra che escludere il nucleare dagli scenari a bassa emissione di carbonio potrebbe portare a un rialzo drammatico dei costi medi dell'elettricità.