La produzione mondiale di petrolio avrà un boom nei prossimi 5 anni, trainata dalla crescente domanda dei trasporti aerei e su strada e della chimica, e questo forte aumento supererà la riduzione della produzione dovuta alla diffusione delle auto elettriche (EV, Electric Vehicles). Lo prevede il rapporto annuale dell'Opec.
L'organizzazione dei principali paesi produttori di petrolio si aspetta che la domanda arrivi a 112 milioni di barili al giorno nel 2040, grazie soprattutto al settore aereo, ai veicoli su strada e alla chimica. Le aviolinee in particolare si prevede che aumenteranno i loro consumi di una media del 2,2% all'anno.
Il numero di veicoli su strada per l'Opec passerà dall'attuale 1,1 miliardo a 2,4 miliardi nel 2040. Ma secondo l'organizzazione, il numero di quelli elettrici fra 22 anni sarà di appena 320 milioni. E anche se dovesse raggiungere i 720 milioni (come si prevede in caso di progressi tecnologici più rapidi), la produzione di petrolio al 2040 avrebbe scarse conseguenze: da 112 milioni di barili al giorno scenderebbe a 109 milioni.
L'Opec calcola che le rinnovabili, pur in crescita, fra 22 anni soddisferanno soltanto il 20% della domanda di energia. Il consumo di carbone a quella data sarà calato di un terzo nei paesi Ocse (i più sviluppati), ma sarà aumentato del 20% nei paesi in via di sviluppo. L'aumento della produzione di petrolio verrà soprattutto dai giacimenti di scisto negli Stati Uniti, e a guidare la domanda saranno Cina e India.