Merito dell'elevata percentuale di gas nel mix energetico italiano (47,4%) e della ridotta percentuale di carbone (solo l'11%). Lo rivela una ricerca dell'Ispra (l'istituto di ricerca del Ministero dell'Ambiente) sulle emissioni di gas serra dal settore elettrico nei principali paesi europei.
L'Italia rispetto al 2005 ha ridotto di quasi un terzo le sue
emissioni dal settore energetico, -31%. Un calo inferiore
soltanto a quello del Regno Unito, -56%. Polonia e Germania
hanno avuto le percentuali di riduzione delle emissioni più
basse, rispettivamente -7% e -12% rispetto al 2005. I due paesi
producono quote rilevanti di elettricità da combustibili solidi
come la lignite: 37% la Germania e 77% la Polonia.
In Europa, più di un quinto dell'energia elettrica è ancora
fornita da combustibili solidi. La quota di elettricità da
combustibili solidi (principalmente carbone) in Italia è tra le
più basse (11%), superiore solo a quelle di Regno Unito (6,7%) e
Svezia (0,3%), che però hanno il nucleare. (ANSA).