ROMA - Il settore delle energie rinnovabili ha dato lavoro nel mondo a 11 milioni di persone nel 2018, con un incremento del 6,8% rispetto ai 10,3 milioni del 2017. Il dato emerge dal rapporto annuale dell'International Renewable Energy Agency (Irena), che evidenzia la crescita delle industrie legate alle energie pulite anche fuori dai Paesi in cui queste attività sono più radicate, e cioè Cina, Ue e Usa.
Nazioni dell'Estremo Oriente e del Sudest asiatico si sono affiancate alla Cina nell'esportazione di pannelli fotovoltaici, si legge. Malesia, Thailandia e Vietnam sono invece tra gli Stati che hanno registrato l'aumento maggiore di occupazione, consentendo all'Asia di mantenere una quota del 60% nei posti di lavoro totali nelle rinnovabili.
Guardando alle diverse fonti di energia verde, un terzo dei lavoratori mondiali (3,6 milioni) è impiegato nel fotovoltaico.
In questo comparto l'occupazione è cresciuta in India, Sudest asiatico e Brasile, mentre è diminuita in Cina, Usa, Giappone e Unione Europea. Poco più di due milioni di persone lavorano sia nei biocombustibili liquidi sia nell'idroelettrico. L'eolico, soprattutto onshore, dà lavoro a 1,2 milioni di persone. Sono poi 800mila gli impiegati nel solare termico e 787mila quelli nelle biomasse solide.