Sogin si incaricherà dello smaltimento del reattore Ispra-1 che si trova all'interno del centro di ricerca in provincia di Varese. Si tratta di un reattore termico eterogeneo costruito fra il 1957 e il 1958 dal Consiglio nazionale Ricerche Nucleari (l'attuale Enea), l'ultima versione della serie Chicago-Pile research reactors sviluppata da Enrico Fermi, che è rimasto in attività fino al 1973.
Oggi la società di Stato che si occupa di decommissioning e gestione di rifiuti radioattivi ha firmato con il Centro di Ricerca di Ispra l'atto di presa in carico. Una presa in carico che succede a quella dei quattro centrali nucleari (Trino, Caorso, Latina e Garigliano) e di cinque impianti di ricerca legati al ciclo del combustibile ( Eurex di Saluggia, Fn di Bosco Marengo, Opec e Ipu di Casaccia e Itrec di Rotondella).
Dopo l'ok da parte dell'Autorità di controllo, Isin, dell'istanza di smantellamento che Sogin presenterà entro gennaio, spiega una nota della società, il 'decommissioning' avverrà in tre fasi: ci sarà una fase preliminare, poi lo smantellamento del reattore e infine la bonifica del sito.