PIACENZA - Sono 162 i fusti di materiale radioattivo che questa notte hanno lasciato la centrale nucleare di Caorso, in provincia di Piacenza, diretti in Slovacchia per essere sottoposti a trattamento.
È il primo lotto di 5.600 fusti di fanghi e resine radioattivi, prodotto dell'attività passata della centrale piacentina (spenta nel 1986 subito dopo l'esito del referendum) che dovranno essere sottoposti a trattamento e ricondizionamento per poi fare rientro nel Piacentino per lo stoccaggio provvisorio, in attesa che venga individuato il deposito nazionale. Il trasferimento, organizzato da Sogin (la società che gestisce il 'decommissioning', lo smantellamento, dei siti nucleari italiani) è avvenuto sotto strettissimi criteri di sicurezza. "I rifiuti radioattivi della centrale di Caorso saranno sottoposti a incenerimento e condizionamento, con una riduzione del volume del 90%. Il loro volume iniziale di quasi 1.300 metri cubi passerà a centotrenta metri cubi", ha spiegato l'ingegnere Severino Alfieri di Sogin. "Al termine - ha aggiunto - i manufatti finali rientreranno a Caorso e saranno stoccati nei depositi temporanei del sito, pronti per il conferimento al Deposito Nazionale".
L'operazione, del costo di 37 milioni di euro, permetterà "il riavvio e la velocizzazione del decommissioning dell'impianto di Caorso, garantendo i più alti standard di sicurezza.
L'allontanamento delle resine è un passaggio chiave per svuotare i depositi temporanei del sito e procedere al loro adeguamento per accogliere i rifiuti derivanti dalle future attività di decommissioning, senza così dover realizzare strutture di stoccaggio temporaneo", ha detto Luigi Perri, presidente di Sogin.(ANSA).