(ANSA) - Il 2019 è stato un anno da record per l'eolico offshore; l'Europa ha installato 3,6 Gigawatt (GW) di nuova capacità, giungendo a un totale di 22 GW di eolico in mare. Questo quanto emerge dall'ultimo rapporto di WindEurope, secondo cui i costi di questa tecnologia continuano a scendere in modo significativo.
In particolare, viene raccontato dal rapporto, sono entrati in esercizio 10 nuovi parchi eolici offshore in cinque diversi Paesi; il Regno Unito ospita quasi la metà della nuova capacità con 1,7 GW, seguito dalla Germania con 1,1 GW, dalla Danimarca con 374 Megawatt (MW) e dal Belgio con 370 MW. Mentre il Portogallo ha installato 8 MW di offshore su piattaforme flottanti. Rispetto alle bollette - spiega il rapporto - le aste dello scorso anno nel Regno Unito, in Francia e nei Paesi Bassi hanno fornito prezzi per i consumatori compresi nella forbice di 40-50 euro per MWh (Megawattora). La commissione Europea - osserva WindEurope - afferma che c'è "bisogno di una capacità compresa tra i 230 e i 450 GW di vento offshore entro il 2050 per decarbonizzare il sistema energetico e raggiungere gli obiettivi del Green deal".
"L'eolico offshore sta dimostrando ogni anno il suo potenziale e la sempre maggiore maturità che ne farà nel prossimo decennio la tecnologia più interessante - rileva Simone Togni, presidente dell'Anev (l'Associazione nazionale energia del vento) - è necessario che anche nel nostro Paese si predispongano gli strumenti necessari a supportare tale tecnologia, magari anche promuovendo applicazioni innovative come le piattaforme flottanti". Secondo Giles Dickson, ceo di WindEurope, "l'Europa ha davvero sposato l'eolico offshore nel 2019. I prezzi d'asta hanno mostrato che ora è più economico costruire l'eolico offshore rispetto ai nuovi impianti a gas o a carbone. Ma al momento non stiamo costruendo abbastanza".