L'Associazione nazionale energie del vento (Anev), che raggruppa imprese del settore eolico, plaude al Gestore dei servizi energetici (Gse) "che con tempestività ed efficacia ha prorogato i termini degli adempimenti a rischio a causa dell'attuale crisi dovuta all'emergenza sanitaria". L'Anev fa sapere con una nota che "il Gse ha dimostrato grande senso di responsabilità, attendiamo ora un tempestivo segnale positivo anche da parte del Governo, di Arera e di Terna, cosa che consentirebbe ad una industria strategica di poter sostenere la ripartenza del Paese appena supereremo l'attuale situazione critica".
L'associazione "accoglie con soddisfazione la decisione del Gse di recepire le segnalazioni inviate nei giorni scorsi a tutela delle aziende del settore rinnovabili, in questo momento complicato" e osserva che "le nuove tempistiche accordate sono un primo importante passo per superare, anche da un punto di vista industriale, l'attuale situazione di difficoltà.
Auspichiamo che il Governo, Arera e Terna provvedano tempestivamente ad ascoltare le ragionevoli richieste avanzate nei giorni scorsi dall'associazione in modo da completare la salvaguardia di un settore, quello eolico, che è e sarà sempre più centrale per lo sviluppo del Paese". L'Anev rileva che "mettere in sicurezza un intero settore, tra l'altro senza necessità di risorse economiche ma solo differendo i termini e semplificando la burocrazia, e non lasciare che gli straordinari eventi di questi mesi abbiano ulteriori ripercussioni sul mondo rinnovabile ed eolico dovrebbe essere una priorità del Governo e degli Enti preposti per cercare di far riguadagnare velocemente competitività industriale al Paese".
Anche Elettricità Futura e Utilitalia apprendono "con soddisfazione la decisione del Gse di affrontare il tema delle tante scadenze diventate impossibili da rispettare a causa dell'emergenza Coronavirus (così come segnalato dalle associazioni nei giorni scorsi). Le nuove tempistiche diffuse dal Gestore dei servizi energetici "rappresentano infatti un segnale efficace di risposta all'attuale situazione di difficoltà che sta affrontando la nostra filiera industriale". Le due associazioni affermano che "mettere in sicurezza il settore delle rinnovabili, sempre più centrale per lo sviluppo del Paese, tra l'altro senza necessità di risorse economiche ma solo differendo i termini e semplificando la burocrazia, non può che essere una priorità per i decisori istituzionali al fine di far riguadagnare velocemente competitività industriale al Paese".