Al secondo importante progetto di interesse comune europeo (Ipcei) sulle batterie, che ha ottenuto il via libera dalla Commissione europea, l'Italia partecipa con 12 imprese e 2 centri di ricerca per un investimento di oltre 1 miliardo di euro. Lo sottolinea il Mise, in una nota, spiegando che l'obiettivo del progetto è quello di creare una catena del valore sostenibile e innovativa che porterà l'Europa a produrre materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie di nuova generazione e che consentirà la riconversione e il riciclaggio delle batterie con metodi innovativi e più efficienti.
In particolare, spiega, l'Italia partecipa al progetto, "su impulso del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, con ben 12 imprese (Endurance, Enel X, Engitec, Fca Italy, Fiamm, Fluorsid Alkeemia, Fpt Industrial, Green Energy Storage, Italmatch Chemicals, Manz Italia, Midac, Solvay) e 2 centri di ricerca (Enea e Fondazione Bruno Kessler), consolidando il proprio presidio innovativo nel campo delle batterie di nuova generazione grazie agli investimenti programmati attraverso questo grande progetto: l'erogazione di aiuti di Stato per oltre 600 milioni di euro produrrà un investimento totale di oltre 1 miliardo a livello nazionale".
Questo nuovo progetto integrato europeo, "favorendo la transizione dai combustibili fossili verso un'energia più pulita, risponde pienamente all'ambizioso obiettivo fissato dall'Unione europea che mira a trasformare radicalmente il proprio tessuto economico ed industriale, attraverso una transizione verde e digitale che porterà l'Europa alla neutralità climatica nel 2050", conclude il Mise.