"Il polo industriale di Porto Torres ha le potenzialità per ospitare un distretto dell'idrogeno". Così il presidente del Consorzio industriale provinciale di Sassari, Valerio Scanu, commenta l'approvazione in assemblea del Piano economico e finanziario dell'ente consortile, un manifesto programmatico attraverso cui "esercitare il ruolo di promotore dello sviluppo industriale del territorio", come dice.
Scanu si concentra sull'idea di investire su eolico e fotovoltaico come leva per rifunzionalizzare il polo industriale. "Gli elementi ci sono tutti - dice - aree disponibili, acqua dal depuratore consortile, grande porto industriale e maestranze altamente qualificate". Ecco perché, "i prossimi impianti fotovoltaici dovranno produrre idrogeno", annuncia.
Restando in tema di transizione energetica, il presidente del Cips annuncia che "si interloquisce con Snam per individuare soluzioni di approvvigionamento del Gnl a Porto Torres, a partire dall'area di servizio". Al riguardo Scanu sollecita governo e Regione "a favorire la riconversione della centrale di Fiume Santo secondo gli obiettivi di decarbonizzazione entro il 2025".
Tra le altre il Piano economico si sofferma sul Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell'Area di crisi complessa di Sassari-Porto Torres. "Col primo bando di Invitalia sono stati presentati progetti per 41milioni di euro di investimenti, con la previsione di 208 poti di lavoro - conclude Scanu - ci confronteremo con Roma e Cagliari affinché ai primi 22milioni di euro stanziati seguano gli interventi necessari attuare il programma".