Rendere sostenibile l'industria della moda coniugando l'etica e la responsabilità alla bellezza, il lusso e il confort allo stile e all'eleganza. Alla Green fashion week, evento no profit promosso nella cornice storico-architettonica di Roma (6-9 novembre) da GD Major e FSA Fashion Show con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, calcano la passerella i valori del recupero e del riciclo dei materiali, della creatività e dell'attenzione per i lavoratori.
L'evento vuole mostrare la transizione dei grandi e piccoli brand del fashion verso modalità di produzione rispettose dell'ambiente e della forza lavoro. "Spesso non ci domandiamo chi produce gli abiti che acquistiamo. Dietro, molto spesso, c'è lo sfruttamento dei lavoratori”, ha commentato in sede d'evento François Zimeray, Ambasciatore francese della Danimarca.
In più, punta a sensibilizzare i consumatori e ad abbattere l'indifferenza che domina nella scelta di capi d'abbigliamento e accessori: “Vogliamo spiegare agli utenti come scegliere un capo d'abbigliamento e un accessorio - ha spiegato Guido Dolci, Fondatore della Green fashion week - e mostrare come raggiungiamo la sostenibilità senza rinunciare alla bellezza dell'abito. Oggi il consumatore non ha più la scusa di non essere informato, piuttosto è indifferente. Ed è responsabile quanto il produttore".
Presenti all’evento anche rappresentanti del mondo dei prodotti per la cura del corpo, della ricettività sostenibile, oltre che designer e stilisti che con le loro produzioni hanno testimoniato l’impegno e la passione promulgata nella difesa dell’ambiente. La Green fashion week, approdata a Roma dopo le tappe di Dubai, Abu-Dhabi, Milan, Los Angeles and Las Vegas, vuole diventare il punto di riferimento per le iniziative di portata mondiale che puntano a ricongiungere i principi della sostenibilità al mondo della moda.
https://www.youtube.com/watch?v=2T9aIn25IiU&feature=youtu.be