Quotidiano Energia - I difetti delle saldature sulle tubature del circuito secondario riscontrati l’anno scorso nella costruenda centrale nucleare francese Epr di Flamanville potrebbero costare a Edf un ulteriore slittamento dei tempi di realizzazione dell’impianto e un aumento dei costi. Lo ha comunicato ieri la stessa Edf dopo aver ricevuto le raccomandazioni del gruppo permanente di esperti per gli impianti nucleari in pressione (Espn), che “potrebbero avere un impatto sul calendario dell’entrata in servizio e sui costi di costruzione” del reattore.
Il gruppo transalpino, informa una nota, prosegue comunque il dialogo con l’Autorità per la sicurezza nucleare (Asn), che “si pronuncerà tra qualche settimana”. A seguito del parere dell’Asn, “sarà fatto il punto preciso sul calendario e i costi di costruzione dell’Epr di Flamanville”.
I difetti alle saldature dell’Epr hanno già comportato il rinvio del caricamento del combustibile al quarto trimestre del 2019 e un aumento dei costi di realizzazione del reattore da 10,5 a 10,9 miliardi di euro.