- CAMPOROSSO (IMPERIA) - Nelle serre dismesse di Camporosso, nell'entroterra di Ventimiglia (Imperia), non si coltivano più i fiori, ma le alghe; mentre nei vicini laboratori si studiano, in rete con altri centri europei, gli eco-carburanti. Lo stabilimento Microalghe di Camporosso grazie a costosi investimenti, ha trasformato diverse serre inutilizzate a causa della crisi che ha colpito la floricoltura in habitat naturale per la coltivazione di microalghe, come la spirulina, utilizzata come integratore alimentare. Accanto allo stabilimento, di proprietà dell'imprenditore Augusto Parodi, sorge il centro Archimede Ricerche che svolge studi scientifici come quello sulla realizzazione degli eco-carburanti ricavati proprio dalle microalghe. Un centro che si arricchirà, a breve, di altri 8000 metri quadrati di superficie. "L'impianto è caratterizzato da quattro moduli indipendenti, ognuno contenente numerosi fotobioreattori e possono essere prodotte contemporaneamente diverse specie microalgali - spiega Silvio Mangini, direttore tecnico di Archimede Ricerche - L'azienda produce biomassa algale di elevata qualità di differenti specie quali Nannochloropsis, Isochrysis, Tetraselmis e Chaetoceros. In generale siamo specializzati nella produzione di microalghe di difficile coltivazione". Alcune di queste microalghe sono utilizzate in ambito cosmetico. "Produrre microalghe di qualità costante e distribuirle sul mercato in forma conservabile, liofilizzate, apre interessanti prospettive per l'acquacoltura, in forte crescita nei prossimi anni", dice Mangini.
Archimede Ricerche Srl e Microalghe Camporosso Srl, tramite la casa madre A&A Fratelli Parodi Spa, sono membri attivi del Progetto Europeo 'Biofuel From Algae Technologies', finanziato dalla Commissione Europea, con lo scopo di dimostrare che i biocarburanti prodotti dalle microalghe possono offrire efficienza energetica, redditività e sostenibilità ambientale.