ROMA - Economia circolare, responsabilità sociale, innovazione, efficienza energetica e sviluppo. Di questo - ma anche di tute per astronauti che sfruttano la capacità dell'acqua di assorbire le radiazioni, mappature satellitari delle perdite degli acquedotti, sistemi di trattamento dei fanghi di depurazione che trasformano gli scarichi dei nostri bagni in combustibile per le auto - parlano i 274 progetti di aziende dei servizi pubblici contenute in "Utili all'Italia", la banca dati che contiene i risultati del Primo censimento delle migliori pratiche nei Servizi Pubblici realizzato da Utilitalia, la federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali, e presentato oggi a Roma. Si tratta di un database gratuito, 'aperto e consultabile', che da oggi è on-line sul sito Utilitalia. "Utili all'Italia" non è una classifica ma una mappa delle migliori pratiche realizzate negli ultimi tre anni; progetti potenzialmente replicabili li' dove serve, colmando differenze spesso esistenti tra aree diverse. Infatti le best practice di 'Utili all'Italia' dimostrano come responsabilità sociale e ambientale (90 progetti), innovazione tecnologica (83), efficienza energetica (52) e processi di sviluppo aziendale (49) - viene spiegato - "stiano cambiando in meglio servizi che sono alla base della qualità della vita di ogni cittadino".
"Con il censimento - spiega il presidente di Utilitalia, Giovanni Valotti - le aziende mettono a disposizione uno spaccato tangibile del concetto di economia circolare, una testimonianza di azioni concrete di sviluppo sostenibile, oltre che un simbolo dell'evoluzione dei servizi verso i cittadini. Soprattutto, è un punto di partenza per disegnare, insieme alle amministrazioni locali, le città del futuro. Dal punto di vista ambientale - continua Valotti - tanto per i rifiuti che per il settore idrico la parola d'ordine è quella della valorizzazione. Che si tratti di rifiuti urbani o di fanghi di depurazione, le aziende hanno fatto proprio il concetto di economia circolare; un enorme senso di responsabilità per la tutela dell'ambiente e delle risorse naturali, per la salute e in generale per la qualità della vita dei cittadini". All'interno del censimento nella parte dedicata alla responsabilità sociale e ambientale si parla per esempio di rating della legalità e di fondo per le utenze disagiate per le famiglie in difficoltà con le bollette ma anche Banco dell'energia contro il rischio povertà. Nelle buone pratiche sull'innovazione tecnologica si trova l'impegno delle aziende sul tema della digitalizzazione (geolocalizzazione interventi, telecontrollo delle reti, tecnologie satellitari per la ricerca di perdite idriche, passaggio della fibra ottica nelle fognature, e valorizzazione dei fanghi di depurazione).
Galletti, imprese e utility pronte alla sfida economica
"L'economia circolare e l'uso efficiente delle risorse rappresentano il processo economico del futuro. Le imprese e le utility devono prepararsi a questa sfida. Oggi già abbiamo esempi di tecnologie e innovazione all'avanguardia di cui l'Italia può andar fiera: molte delle nostre imprese sono pronte a esportare a testa alta questo 'know how' su nuovi mercati". Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti intervenendo alla presentazione di 'Utili all'Italia', il Primo censimento delle migliori pratiche nei Servizi Pubblici realizzato da Utilitalia, la federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali, presentato oggi a Roma. "L'impegno del nostro Paese nel mantenere vivo l'accordo di Parigi ci spinge a diffondere, soprattutto nel tessuto delle medie e piccole imprese, i principi legati all'economia circolare - osserva Galletti - per questo la sostenibilità deve diventare il punto chiave delle strategie aziendali". "Quando parlo di ambiente, oggi, non parlo più soltanto del mio ministero - conclude il ministro - ma coinvolgo un insieme di questioni, che vanno dall'economia allo sviluppo alle infrastrutture. E per esempio con la nuova Strategia energetica nazionale (Sen) mi trovo a pianificare il Piano Industriale del Paese per i prossimi 20 anni".