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Vulcani, loro 'proiettili' seguiti da telecamere superveloci

Per valutarne la pericolosità

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Telecamere al alta velocità sono riuscite a catturare le immagini dei 'proiettili' di roccia incandescente scagliati in aria dai vulcani durante le eruzioni e a studiarne le caratteristiche, in modo da raccogliere dati importanti per valutarne la pericolosità. E' quanto ha fatto la ricerca italiana pubblicata sulla rivista Review of Geophysics e coordinata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Le telecamere hanno seguito il percorso dei frammenti di roccia, a volte parzialmente fusi, fino a diversi chilometri dal vulcano. Le immagini, analizzate dal Laboratorio Alte Pressioni Alte Temperature di Geofisica e Vulcanologia sperimentali (HP-HT) dell'Ingv e dalla messicana Universidad de Ciencias y Artes de Chiapas, hanno permesso di calcolare l'impatto che sulla traiettoria esercitano come deformazione, frammentazione, collisione e rotazione delle rocce. L'obiettivo, rileva l'Ingv, è "comprendere le dinamiche dei proiettili vulcanici, per contribuire alla mitigazione dei rischi associati". Il responsabile del Laboratorio HP-HT dell'Ingv, Piergiorgio Scarlato, ha rilevato che "i dati raccolti hanno consentito di determinare, con maggiore precisione, i parametri necessari per simulare al computer la traiettoria dei proiettili, permettendo di migliorare significativamente i modelli di dispersione dei proiettili stessi e la pericolosità legata a questi fenomeni eruttivi". Per Jacopo Taddeucci, primo autore della pubblicazione, "i frammenti, i più grandi dei quali possono raggiungere le dimensioni di un camion, rappresentano un pericolo per coloro che frequentano le aree vulcaniche attive, come è accaduto agli oltre 50 turisti che, nel 2014, hanno perso la vita sul vulcano giapponese Ontake, colpiti dai prodotti di un'esplosione".

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