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Italia da record alla 'maratona' mondiale Climathon

18 le città che propongono idee per la sostenibilità

Redazione ANSA

Ai nastri di partenza la terza edizione di Climathon, la 'maratona' internazionale di 24 ore per trovare soluzioni che rendano le città sempre più 'green' promossa da Climate-KIC, partenariato pubblico privato europeo per la lotta ai cambiamenti climatici e la sostenibilità. All'’evento, che si svolgerà il 27 ottobre in contemporanea in 111 città di 44 Paesi del mondo, l’Italia si presenta con il maggior numero di città partecipanti (18).

All'evento possono partecipare imprenditori, ricercatori, innovatori e studenti. Ogni città ha definito il tema della sfida sul quale verranno coinvolti esperti e stakeholder che guideranno i candidati nell’elaborazione dei progetti. Milano sfida i partecipanti sul tema energia per una città sostenibile; a Lecce, il tema su cui si confronteranno gli 'innovatori' è "il Mare e il centro città" mentre a Venezia, si parlerà di come l’arte possa raccontare l’impatto dei cambiamenti climatici. A Matera gli esperti di sostenibilità si interrogheranno su come rendere la città una Capitale europea della cultura più 'green'. L’utilizzo dei dati satellitari di Copernicus per lo sviluppo di reti verdi e blu in città è il tema scelto da Bologna, sede italiana di Climate-KIC. Il tema dell’utilizzo della IoT (internet of things) per migliorare la resilienza ambientale della città sarà affrontato a Torino mentre a Firenze si cercheranno soluzioni per mitigare l’impatto degli eventi metereologici estremi. A Napoli il tema di sfida sarà "Vesuvio Rangers", che vedrà impegnati gli innovatori che dovranno trovare una soluzione non solo che protegga la cittadinanza da un eventuale risveglio del vulcano, ma che contribuisca anche alla tutela del territorio a valle del Vesuvio. Ad Assago (MI) si lavorerà sugli spazi verdi urbani, ad Alessandria su efficienza energetica e sostenibilità, a Sassari sulla resilienza urbana, a Cagliari, Trento e Cesena ci si concentrerà sull’acqua, a Ferrara sulla mobilità sostenibile, Magliano Sabina (Ri) si occuperà del Tevere come bene collettivo e Salerno di mobilità e smog.

Da quando è decollata, nel 2010, Climate Kic Italy (che ha sede a Bologna, presso il partner Aster, società della Regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale) ha sostenuto oltre 50 progetti di innovazione, di cui 20 a guida italiana, in partnership con 10 paesi europei e - tramite il Climate Launchpad, programma per lo sviluppo di idee imprenditoriali - ha supportato 28 idee di impresa mentre sono 75 le startup finanziate con il programma Start-up Accelerator Italy. I programmi di formazione (Master e PHD) organizzati da Climate Kic Italy hanno coinvolto più di 250 studenti, mentre la formazione riservata ai professionisti ha visto la partecipazione di 220 persone e 100 organizzazioni.

Complessivamente sono stati erogati oltre 8 milioni di euro, spiega Angelica Monaco direttore di Climate Kic Italy, per promuovere idee e soluzioni innovative in favore del clima, dall'efficienza energetica alla mobilità, dall'economia circolare alla gestione del suolo e delle foreste. Fra gli obiettivi a cui punta Climate Kic ci sono la replicabilità dei progetti locali anche in altre città e l'avvio di nuovi processi comportamentali grazie ad un network internazionale che può contare su 250 organizzazioni in Europa. In sostanza, veste anche il ruolo di facilitatore per la diffusione e realizzazione di progetti green. E in questo, rileva Angelica Monaco, le città sono importanti perchè sono il fulcro per cambiamenti strutturali visto che vi sono concentrati il 75% degli abitanti e la maggior parte delle aziende. Comportamenti e gestione sono due fattori chiave per città più resilienti e vivibili.

Climate-KIC è una community di circa 250 partner tra aziende (50%), università, enti di ricerca (25%) ed enti del settore pubblico (25%), e copre 19 Paesi europei. Obiettivo è creare una comunità di soggetti dal triangolo dell’innovazione; ispirarli e fornire loro gli strumenti per transitare verso un’economia “zero carbon” e una società resiliente ai cambiamenti climatici.

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