ROMA - "L'economia circolare rappresenta un tassello importante per l'attuazione di strategie per lo sviluppo sostenibile in quanto contribuisce all'uso efficiente delle risorse, sia energetiche che di materie prime". Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti nel corso della firma del protocollo d'intesa con le città di Milano, Bari e Prato sull'economia circolare.
"Dal punto di vista economico - osserva Galletti - puntare sull'economia circolare vuol dire stimolare la creatività e l'innovazione del sistema imprenditoriale in funzione della valorizzazione economica del riuso di materia: il materiale non diventa mai rifiuto".
"Investire in ricerca e sviluppo rappresenta una possibilità concreta per le imprese italiane di ripensare e modificare il proprio modello produttivo - conclude il ministro - le città possono essere il motore fondamentale della transizione verso l'economia circolare con importanti ricadute di sviluppo, anche economico, per le comunità locali". "Milano - osserva Marco Granelli, assessore all'Ambiente del capoluogo lombardo - è fortemente impegnata nel sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, con risultati di eccellenza mondiale, 54% oggi, e obiettivi ambiziosi per i prossimi anni: 70% nel 2025 e del 75% al 2030. La firma di questo protocollo è uno stimolo a promuovere gli approcci dell'economia circolare tra i cittadini e le imprese. Tra i molti progetti che prevediamo di realizzare - continua - vi è un contatore dei benefici della raccolta differenziata, un progetto pilota di diffusione di bicchieri di plastica riutilizzabili e un quartiere smart e circolare dove realizzare con i residenti iniziative di sharing di elettrodomestici e utensili".
"La città di Prato è storicamente legata ai temi della circolarità - rileva il sindaco di Prato, Matteo Biffoni - il riuso è stato alla base dello sviluppo del distretto tessile con la creazione della lana cardata, la prima filatura riciclata. Già negli anni ottanta è stato creato grazie a investimenti pubblico-privati un sistema centralizzato di depurazione delle acque di scarico civili e industriali, sempre più all'avanguardia. Oggi più che mai il tema dell'economia circolare è fondamentale nella crescita del sistema industriale del territorio. Sul fronte dello sviluppo sia economico che urbanistico - prosegue - la circolarità è la chiave di volta per il futuro delle nostre città: per questo stiamo mettendo in atto interventi di rigenerazione degli spazi urbani, per esempio restituendo nuova vita a fabbriche da tempo dismesse che andranno a ricoprire funzioni pubbliche, valorizzandone l'architettura e la potenzialità".