CAGLIARI - Come riutilizzare e valorizzare, risparmiando, il prodotto della selezione e del riciclo dei materiali provenienti da raccolta differenziata, in gergo tecnico MPS, materie prime secondarie?
Con l'economia circolare. Cioè facendo dialogare le aziende che vogliono vendere MPS con quelle che invece possono acquistarla al posto della materia prima facendola diventare una nuova risorsa. Questa la risposta di Wastly, la piattaforma nata in Sardegna e premiata al Civic Hackathon, ospitato all'interno della settima edizione del Premio "Bologna Città Civile e Bella". "In Italia - spiega Paola Obino, fondatrice di Wastly - abbiamo da una parte le aziende che lavorano con il mondo dei rifiuti e che intendono ridurne l'entità per lo smaltimento, aumentarne il recupero e agevolare la produzione di MPS, dall'altra abbiamo le aziende manifatturiere artigianali e industriali che, investite da questa rivoluzione, mirano a ridurre gli scarti interni e ad accogliere l'ingresso di materie prime e MPS nella linea produttiva: due mondi complementari che solitamente non riescono a dialogare. Wastly nasce proprio per venire incontro a questa esigenza".
Fondata a Cagliari nel 2015 come startup innovativa grazie a investitori privati e supportata l'anno successivo da Sardegna Ricerche con il voucher startup da 50mila euro, Wastly si rivolge sia alle aziende produttrici che ai raccoglitori, ai trasportatori e agli intermediari, agli impianti di recupero e smaltimento, agli impianti di riciclo, alle municipalità e ai cittadini. "Con l'utilizzo della nostra piattaforma - sottolinea ancora Obino - è possibile arrivare fino a 7,5 miliardi di euro di risparmio in acquisto di materie prime grazie a una maggiore conoscenza degli attori presenti sul territorio, sia nazionale che locale".