ROMA - Nelle città si concentra l'80% delle attività economiche mondiali ed è da lì che arriva la maggior parte delle emissioni inquinanti per il Pianeta. Da questo presupposto parte l'analisi messa a punto dal Gestore dei servizi energetici (Gse), 'Città sostenibili: buone pratiche nel mondo', che mette in fila alcune delle grandi aree urbane che fanno delle politiche di sostenibilità il cuore della loro azione per raggiungere gli obiettivi posti dall'Agenda delle Nazioni Unite al 2030.
Da Milano a Parigi, da Copenaghen a Helsinki, da Londra a Praga a Seul, Manchester e Zurigo, passando per Amburgo, Bristol, Madrid, il documento del Gse mette a fuoco le scelte 'verdi' fatte da queste grandi città. Milano (18/a al mondo, 11/a in Europa e prima in Italia) viene menzionata per la strategia vincente nella mobilità sostenibile (per esempio con l'Area C, una nuova linea della metropolitana e il Pass Mobility), i mezzi condivisi, le automobili elettriche, una rete di trasporto pubblico efficiente e le piste ciclabili, oltre per la lotta allo spreco di cibo. Si racconta del Piano di Londra per rimodernare le strade e incentivare i londinesi a muoversi a piedi o in bicicletta scoraggiando l'uso dell'auto privata.
Parigi, che nel 2015 ha ospitato la COP 21, sta puntando sulla mobilità elettrica, il cambio del parco mezzi dei taxi verso veicoli a basse emissioni. Si passa poi da Anversa (riduzione del traffico attorno al secondo porto più grande d'Europa) a Francoforte (che si è posta l'obiettivo del 100% rinnovabili al 2050), Zurigo (che nel suo indice di sostenibilità inserisce le persone e la qualità della vita) e Seul che ha puntato molto su rinnovabili, risparmio ed efficienza energetica.