ROMA - Bitcoin a energia solare all'insegna della sostenibilità ambientale, e da energivora la criptovaluta diventa ecologica. La sfida ecosostenibile parte dalla Moldavia Paese tra i più all'avanguardia in Europa nell'Ict (Information and Communications Technology) e da tempo in prima linea per progetti innovativi nel campo delle fonti energetiche alternative. Protagonista della svolta green delle valute digitali è Consulcesi Tech, che ha realizzato il più grande impianto fotovoltaico del Paese. Una struttura ecosostenibile al 100% destinata alla "mining farm" più estesa di tutta la Moldavia.
La nuova frontiera è dunque l'eco-mining, cioè il processo informatico alla base della creazione di nuove criptovalute che riduce i costi, in termini di consumo elettrico.
Realizzato nella capitale moldava, presso l'Accademia delle Scienze, grazie all'installazione di oltre tremila pannelli fotovoltaici l'impianto permetterà di risparmiare ogni anno 550 tonnellate di CO2 e 240 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio).
L'azienda hi-tech specializzata in soluzioni all'avanguardia legate alla blockchain ha avuto diretto mandato del Governo moldavo ed ha realizzato l'impianto insieme con Fly Ren Energy Company, azienda specializzata nella produzione di elettricità da fonte solare.