PATRICA (FROSINONE) - Dalle bottigliette di plastica usa e getta alla bioplastica biodegradabile e compostabile. E' stata questa la riconversione industriale dell'ex stabilimento Mossi e Ghisolfi di Patrica, in provincia di Frosinone, rilevato dalla Novamont, l'azienda di Novara fra i leader mondiali delle bioplastiche.
Venerdì nella fabbrica "Mater Bio Polymer" e' stata inaugurata la seconda linea produttiva, tappa di una riconversione che dal 2010 ha visto un investimento di 70 milioni di euro, e che prevede altri 30 milioni nei prossimi tre anni.
All'inaugurazione erano presenti l'amministratore delegato di Novamont, Catia Bastioli, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti (Pd), e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa (M5S).
Lo stabilimento, dove un tempo si producevano bottiglie di plastica Pet, oggi produce l'origo-bi, un semilavorato ottenuto da olii vegetali e biobutandiolo, dal quale si ricava il mater-bi, usato per fare i sacchetti compostabili del supermercato. Dalla lavorazione dell'origo-bi si ottiene anche il Thf (tetraidrofurano), un solvente bio usato nell'industria farmaceutica, di cui Novamont e' unico produttore in Italia.
La fabbrica di Patrica occupa 90 dipendenti e produce produce 60.000 tonnellate all'anno fra origo-bi e Thf. Dal prossimo anno sara' aperta anche una linea di produzione di mater-bi, completando cosi' il ciclo del prodotto. Sono previste anche nuove assunzioni.
Novamont prevede di realizzare sul sito un impianto di cogenerazione a metano, per rendere la fabbrica autosufficiente dal punto di vista energetico. Gia' ora l'impianto e' dotato di un depuratore delle acque reflue e di filtri che eliminano le emissioni nell'aria.