Dalla riscossa del bosco italiano potrebbero nascere trentacinquemila nuovi posti di lavoro. A fare il calcolo, realizzato sull'aumento del prelievo del legname dai boschi che oggi coprono una superficie record di 10,9 milioni di ettari contro i 5,6 milioni di ettari dell'Unità d'Italia, è Coldiretti che ha presentato il piano di rinascita delle foreste italiane in occasione dell'assemblea elettiva e della convocazione della task force sull'emergenza maltempo nel Paese. Secondo il report dell'organizzazione agricola l'ultima ondata di maltempo ha provocato la strage di circa 14 milioni di alberi compromettendo l'equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane e mettendo a rischio la stabilità idrogeologica con un danno economico sull'intera filiera del legno e sul turismo che riguarda soprattutto le aree a rischio spopolamento: nel giro di vent'anni le giornate di lavoro in agricoltura nelle montagne italiane si sono praticamente dimezzate, passando da 89 milioni a 47 milioni, con un crollo che ha costretto 320mila aziende agricole a chiudere i battenti.
"Occorre dunque - sostiene Coldiretti - creare le condizioni affinché si contrasti l'allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli e dai consorzi". "Lo spazio per un rilancio della forestazione nazionale è enorme se si considera che l'Italia - dice ancora Coldiretti - importa dall'estero più dell'80% del legno necessario ad alimentare l'industria del mobile, della carta o del riscaldamento per un importo di 4 miliardi nel 2017 ed un incremento del 5% nei primi sette mesi.
L'industria italiana del legno - specifica Coldiretti - è la prima in Europa, ma con legname che arriva da altri Paesi vicini come Austria, Francia, Svizzera e Germania a dimostrazione di un grande potenziale economico inutilizzato. Ci sono quindi - afferma l'organizzazione - tutte le condizioni per trasformare una tragedia in grandi opportunità per la ripresa di un Paese che ha fatto della sostenibilità ambientale un valore aggiunto del Made in Italy". Un obiettivo che secondo il piano presentato va raggiunto con un progetto integrato per la rinascita del bosco italiano che si occupi in primis di liberare le aree boschive colpite dagli alberi caduti coinvolgendo il tessuto produttivo locale per il recupero del legname da utilizzare da opera o per diventare biomassa". "Una fase che - conclude l'organizzazione - va attentamente monitorata per evitare che si generino speculazioni e sciacallaggi sul prezzo del legno in Italia".