ROMA - Nel mondo il pescato sostenibile certificato Msc (Marine Stewardship Council) raggiunge il massimo storico di 11,8 milioni di tonnellate che è il 15% del totale pescato globale, per un valore di 10 miliardi di dollari l'anno. Lo annuncia l'organizzazione internazionale non profit responsabile del più importante programma globale di certificazione di sostenibilità ittica, nel Rapporto annuale relativo all'anno fiscale 2018-2019 "Lavorare insieme per oceani pieni di vita". L'Italia, come evidenzia il Rapporto Msc, si muove a due velocità: nonostante ci sia solo una cooperativa di pesca certificata (la Op Bivalvia Veneto Società Cooperativa) il mercato ittico fa passi da gigante. Il nostro paese si colloca al quinto posto per fatturato e al settimo posto per volume di prodotti certificati Msc in commercio.
Le risorse ittiche rappresentano una fonte alimentare e di reddito fondamentale per oltre 800 milioni di persone nel mondo ma gli oceani versano oggi in una condizione sempre più problematica, anche a causa della pesca eccessiva che interessa il 93% delle risorse ittiche mondiali. Per invertire questa tendenza, Msc sottolinea di lavorare quotidianamente con i diversi interlocutori (pescatori, governi, aziende e Ong) per promuovere azioni concrete e mantenere gli oceani pieni di vita oggi, domani e per le generazioni future. Grazie ad un aumento del 34% delle catture di pesce certificate Msc negli ultimi cinque anni, le vendite globali di prodotti ittici sostenibili con marchio blu MSC hanno raggiunto per la prima volta un milione di tonnellate all'anno. "La presenza del marchio blu su un determinato prodotto ittico - ricorda Francesca Oppia, program director di Msc Italia - garantisce la sua provenienza da un'attività di pesca sostenibile, imprescindibile per avere un mare pieno di vita, oggi e per sempre".