Firmato oggi a Belgrado il protocollo di collaborazione tra Novamont e il governo serbo per la progettazione di un modello di bioeconomia circolare che permetta alla Serbia di realizzare sistemi agricolo-ambientali a basso impatto. Lo rende noto un comunicato dell'azienda italiana. La collaborazione, di durata quinquennale, vedrà Novamont "impegnata nel supporto alla progettazione di un modello di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e agricoli, nella successiva implementazione di un progetto pilota del modello in una o più città della Serbia e nella fornitura di consulenza in ambito di bioeconomia circolare ai ministeri dell'Agricoltura e dell'Ambiente". Successivamente, Novamont potrà realizzare investimenti industriali, da sola o in partenariato. L'accordo, spiega la nota, rientra nell'ambito delle iniziative messe in atto dalla Repubblica di Serbia, dopo l'avvio della procedura di adesione alla Ue, per armonizzare la propria normativa in materia di protezione ambientale con quella europea. Nello specifico il tema è quello di nuovi modelli di sviluppo agroindustriale e di tutela ambientale. "Grazie alle azioni pionieristiche nel campo della bioeconomia, Novamont rappresenta un vero dimostratore della possibilità di ridisegnare interi settori applicativi a partire dalle bioplastiche e dai biochemical. Questa collaborazione con la Serbia vuole essere un ulteriore passo verso la moltiplicazione di modelli sostenibili e verso la creazione di infrastrutture interconnesse e innovative per il trattamento del carbonio organico e per trasformare gli scarti in nuovi prodotti", ha dichiarato Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont. La cerimonia si è svolta al Palazzo del Governo alla presenza del Ministro dell'Ambiente, Goran Trivan, dell'ambasciatore italiano Carlo Lo Cascio e di Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont.