Arriva il 'manager per la sostenibilità', un agente di cambiamento in grado di incidere all'interno della propria organizzazione in termini di innovazione sostenibile. Ad aver attivato specifici percorsi di certificazione delle competenze, per la nuova figura professionale, è Federmanager che ne parla nel rapporto 'Transizione e sviluppo. Può l'economia circolare contribuire al rilancio del sistema Italia?', realizzato dalla stessa Federazione e dall'Associazione italiana economisti dell'energia (Aiee), e presentato nel corso del convegno 'L'energia che fa bene all'Italia', oggi a Roma.
Sono infatti circa 100 i professionisti che Federmanager certificherà entro la fine del 2020 come manager per la sostenibilità, attraverso il percorso di certificazione delle competenze manageriali 'BeManager'. Si tratta di figure manageriali che sono "valutate idonee a riconvertire i processi di produzione industriale e a realizzare in concreto gli obiettivi di economia circolare". Dallo studio emerge poi come "una parte delle risorse messe a disposizione dal Green new deal europeo deve essere destinata alla ricerca e sviluppo".
Secondo il direttore generale Federmanager, Mario Cardoni, "il settore dell'economia circolare è tutto da costruire, ed è fondamentale per l'Italia saper guadagnare posizioni di leadership grazie a un mix di investimenti e stimoli fiscali guidati da una visione strategica di lungo termine che non può fare a meno di un'intensa attività di ricerca e di competenze appropriate". E da parte del presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla arriva la richiesta al Governo: "Per agganciare la sfida ambientale serve più industria, non meno industria. È molto importante quale politica industriale si sceglie e come verranno allocate le risorse disponibili. Invitiamo pertanto il Governo ad attivare una leva fiscale premiante per chi investe nella sostenibilità".