Nei primi nove mesi del 2019 un aumento del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2018: in Italia cresce la produzione di bottiglie di vetro, un segnale dei nuovi stili di vita sempre più rivolti a comportamenti green. Il comparto del vetro sembra risentire in positivo dei battage messi in atto dagli attivisti mobilitati dalla 17enne svedese Greta Thunberg. E oggi l'Italia è il secondo paese in Europa per quantità di contenitori prodotte, dopo la Spagna.
Questi alcuni dei dati che emergono dal primo Rapporto di Sostenibilità di Assovetro, l'Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro aderente a Confindustria, realizzato da Ergo, Spin off dell'Università Sant'Anna di Pisa, che ha esaminato 18 aziende, 15 produttrici di vetro cavo e 3 di vetro piano che rappresentano, nel loro complesso, il 90% circa della presenza industriale installata in Italia.
"Con questo primo Rapporto - spiega il presidente di Assovetro, Graziano Marcovecchio - vogliamo raccontare le nostre attività a partire dai processi produttivi che hanno tutti il loro cuore pulsante nella fusione del vetro. Particolarmente rilevanti sono gli aspetti ambientali delle nostre attività. La circolarità, soprattutto, viene percepita di fondamentale importanza per il contributo, sia ambientale sia economico, che il vetro è in grado di garantire".
In particolare, si legge nel rapporto, tra il 2016 e il 2018 è aumentata dell'8,2% la produzione, gli investimenti in tecnologie e innovazione segnano un +44,2%, l'uso delle energie rinnovabili tocca il 26,2%. Cresce dell'8,2% la produzione di vetro nel triennio 2016-2018; aumenta il fatturato del 6%; in salita gli investimenti in tecnologie e innovazione +44,2% (33 milioni solo per l'ambiente e la sicurezza); considerevoli le performance in economia circolare con il 76,3% di tasso di riciclo; riduzione della produzione di rifiuti e di consumi idrici; stabili le emissioni di Co2 e i consumi energetici, malgrado l'aumento della produzione; in crescita il ricorso alle fonti rinnovabili (il 26,20% nel 2018).