Le comunità energetiche come "motore per la decarbonizzazione del Paese", con un sistema di interventi che "potrebbero muovere 13,4 miliardi di euro di investimenti nel periodo tra il 2021 e il 2030, con vantaggi fiscali" (maggior gettito per oltre un miliardo), "ambientali" (taglio della CO2 al 2030 per più di 47 milioni di tonnellate), e "occupazionali" (di 38mila posti di lavoro tra una metà diretti e l'altra metà per l'indotto).
Questo il messaggio principale, insieme ad "una richiesta di aiuto per le imprese", che Legambiente lancia oggi in occasione della due giorni del Forum Qualenergia E' il dibattito online - in diretta sulle pagine Facebook - organizzato con La Nuova ecologia e Kyoto club per fare il punto sul "sesto pilastro del Recovery plan italiano", cioè "l'efficienza energetica, in un'ottica di scambio e condivisione di energia prodotta da fonti rinnovabili da mettere in campo su tutto il territorio". Secondo i dati dello studio 'Il contributo delle comunità energetiche alla decarbonizzazione in Italia' - realizzato da Elemens per Legambiente - "già entro il 2030 si stima che il contributo delle energy community possa arrivare a 17,2 Gigawatt di nuova capacità rinnovabile permettendo di incrementare, sempre al 2030, la produzione elettrica di rinnovabili di circa 22,8 Terawattora, coprendo il 30% circa dell'incremento di energia verde prevista dal Piano nazionale integrato energia e clima per centrare i nuovi target di decarbonizzazione a livello europeo".
"Il Recovery plan italiano - dichiara Stefano Ciafani, presidente di Legambiente - deve avere tra i suoi pilastri il miglioramento dell'efficienza energetica, lo sviluppo delle rinnovabili, del biometano e della mobilità elettrica dandosi come obiettivo prioritario quello di accelerare la diffusione su tutto il territorio nazionale delle comunità energetiche. Il governo non perda questa importante occasione, aiutando le imprese a scegliere questo scenario di condivisione e autoproduzione dell'energia da fonti pulite; tra gli altri interventi da mettere in campo per accelerare la transizione energetica, occorre promuovere le semplificazioni autorizzative per la realizzazione degli impianti". (ANSA).