"Non chiamatela transizione ecologica: la relazione della commissione Bilancio sulla proposta di Pnrr che prevede il Ponte sullo Stretto, la riduzione degli investimenti sul trasporto pubblico, alza i limiti inquinamento elettromagnetico, finanzia la costruzione degli stadi e punta all'idrogeno prodotto dal gas, non affronta con determinazione e coerenza le emergenze ambientali che affliggono l'Italia. C'è troppa timidezza sulla vera transizione ecologica. La proposta di Pnrr, che è ancora quella del governo Conte e che speriamo il nuovo esecutivo Draghi vorrà correggere, destina solo il 31% delle risorse europee, quasi 69 miliardi di euro, alla transizione verde, e non il 37% come previsto dalla commissione Ue". Lo hanno scritto in un comunicato il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, e la deputata di FacciamoECO-Verdi, Rossella Muroni.
"Il trasporto pubblico - proseguono i due ambientalisti - è l'investimento infrastrutturale dimenticato: solo 7,5 miliardi di euro, mentre il fabbisogno sul trasporto rapido di massa e sulla mobilità elettrica è di 40 miliardi. Con le risorse previste dal Pnrr solo il 12% del parco autobus complessivo verrà rinnovato, mentre il parco ferroviario italiano per il trasporto pubblico locale regionale verrà rinnovato di 80 treni, pari al 16,7%".
"La relazione della commissione Bilancio sul Pnrr - proseguno Bonelli e Muroni - prevede la possibilità di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina che andrebbe a sottrarre ingenti risorse al capitolo transizione verde. La relazione prevede, inoltre, di concedere soldi per realizzare gli stadi per sport di vertice: pensiamo ad aumentare il nostro debito pubblico per finanziamenti indirizzati a club sportivi privati. Si parla di riforme legislative, come quella per alzare i limiti di inquinamento elettromagnetico e si dimentica di dare al Paese una legge che fermi finalmente il consumo sconsiderato di suolo". (ANSA).