(ANSA) - GLASGOW, 07 NOV - "Io rifiuto questa ipocrisia del bla bla bla. Tutti stanno lavorando" sulla transizione ecologica, "ma ci sono delle regole, c'è una democrazia che stabilisce chi sono i rappresentanti. Io trovo quasi eversivo dire che le persone che stanno lavorando su queste cose non rappresentano nessuno. I leader sono stati eletti e rappresentano paesi. La protesta deve spingerci a fare di più, ma la protesta deve diventare proposta. Altrimenti diventa parte del problema". Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervistato da Lucia Annunziata alla trasmissione di Rai3 Mezz'ora in più.
"Quest'anno in Italia abbiamo organizzato la Youth4Climate", la conferenza dei giovani per il clima, a settembre a Milano, ha proseguito Cingolani. "Era la prima volta che succedeva. I 400 giovani hanno presentato proposte, 40 pagine di roba. Le abbiamo portate alla Cop26". "Abbiamo moltissimo da ascoltare dai giovani - ha proseguito il ministro -, la loro protesta ha ragione di essere, abbiamo consegnato loro una situazione nera. Ma poi dobbiamo creare una mutua fiducia fra le generazioni. Abbiamo un lavoro da fare insieme. Va bene manifestare, ma credo poi sia giusto portare i giovani al tavolo delle decisioni. Questo è quello che abbiamo fatto con la Youth4Climate. E ora abbiamo deciso che questo appuntamento si ripeterà ogni anno". Cingolani ha aggiunto che "gli stessi giovani hanno idee molto diverse fra di loro. I giovani dell'Africa hanno una visione molto diversa da quelli europei e americani. E io farò di tutto per favorire l'integrazione dei ragazzi africani".