L'inquinamento degli oceani causato dalla plastica ha un impatto sempre più vasto sugli ambienti marini. Ne sono convinti dei ricercatori dell'Università di Exeter e del Plymouth Marine Laboratory: un loro studio suggerisce che le microplastiche che inquinano le superfici degli oceani possono inabissarsi in profondità intrappolate nelle feci del plancton.
Studiando lo zooplancton che digerisce le microplastiche, gli scienziati hanno osservato che le feci - che di solito trasportano in profondità carbonio e sostanze nutritive - trascinano con sé anche le sostanze inquinanti. Inoltre inabissandosi più lentamente aumentano anche le probabilità che tali feci vengano ingerite da altri animali marini. Secondo gli scienziati questa è la prima prova che l'inquinamento della plastica nell'oceano altera la struttura, la densità e la velocità di inabissamento delle feci animali. I ricercatori hanno studiato questi modelli in laboratorio e ora puntano a verificare che lo stesso si verifichi in un habitat naturale.